CASTELNUOVO BERARDENGA

Castelnuovo Berardenga è un comune italiano di 9.056 abitanti della provincia di Siena in Toscana. È situato a circa 20 km dal capoluogo su un colle tra il torrente Malena e il fiume Ombrone. Dal 1932 fa parte della zona vinicola Chianti, essendo il suo territorio diviso tra la sottozona dei Colli Senesi e quella del Classico di cui è il comune più meridionale. Sotto nome di territorio o distretto della Berardenga si sottintendeva anche nei tempi della Repubblica senese la porzione di quello stato compresa tra le sorgenti del torrente Bozzone e quelle dell'Ambra, fra il Chianti alto e il fiume Biena sino alle Taverne d'Arbia. Il nome deriva dalla Contea dei Berardenghi, che prese il nome da uno dei figli del conte Wuinigi (Giunigi) di Ranieri, appartenente alla popolazione dei Franchi Salii, sceso in Italia in qualità di Legato dell'Imperatore Ludovico il Pio (865), poi divenuto Governatore politico di Siena (867-881) e di Roselle (868). Egli si chiamava Berardo e questo nome, ripetuto costantemente dai discendenti, diede poi il nome anche al territorio. Lo stipite, donde ebbe nome la contea Berardenga, parte senza dubbio da quel Castelnuovo, fondato dalla Repubblica di Siena, come punto di sorveglianza del confine verso Firenze e Arezzo, dopo una delibera datata 26 luglio 1366. In quest'epoca la parte superiore del colle venne circondata di mura affidandone la direzione a Mino Dei di Siena (1373-1374). Contemporaneamente alla fondazione fu dato a Castelnuovo uno statuto comunitativo aggregando al suo distretto i comunelli di Guistrigona, Pacina, Sestano, Ripalta, S. Giusto fuori di Castelnuovo, S. Quirico, Curina, Cerro grosso, Arceno, Orgiale, Nebbina, Vacchereccia, e Valcortese. Del castello si conserva oggi una torre e poco più. L'antica chiesa parrocchiale di San Giusto, situata poco lontano da Castelnuovo è rammentata molto tempo prima che fosse edificato il castello, tra le filiali della vicina antichissima pieve di Pacina, nota per le prime contese fra i senesi e gli aretini sui confini diocesani risalenti al secolo VII. Poco dopo il completamento delle mura del castello, Giovanni Acuto, alla testa di un esercito fiorentino, sopraggiunse nel 1382assalendolo senza però successo. Di nuovo nel 1478 e 1479 il castello venne assediato dai fiorentini nel tentativo di strapparlo ai senesi. Tali eventi ed altre circostanze obbligarono i governanti della Repubblica di Siena ad aumentare le fortificazioni, che vennero messe in opera sul cadere del XV secolo, con un nuovo giro di mura, corroborate da sette torri, una sola delle quali sussiste tuttora.

2016 2018 Filippo Tenerani Agenzia Fotografica 
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